Villa Doris, Isola di Rab, Croazia
• La storia dell’isola di Rab!
La città di Rab racchiude una lunga e gloriosa storia. Il nome dell’isola, Rab (Arbe, Arbia, Arve o Arba), ha origine dalla parola illirica «Arb», che significa scuro, verde, ricco di boschi. Le mura cittadine, le chiese, i portali e i palazzi con la loro varietà di stili architettonici riflettono i domini che qui si sono succeduti. I primi furono gli illiri, poi vennero i greci, i romani, i bizantini, i veneziani e le signorie ungaro-croate. La città viene già menzionata in un antico documento romano del 10 a.C., in cui l’imperatore Ottaviano Augusto definisce Rab municipium, ovvero città ad amministrazione autonoma. Il suo successore attribuì a Rab l’epiteto di felix, un onore che raramente veniva concesso, a indicare che già allora «la felice Rab» era una città molto civilizzata che godeva di prospero sviluppo.
Verso il 300 d.C., a Lopar, un altro centro dell’isola, nacque il piccolo Marino. Marino apprese l’arte dello scalpellino e si mise in viaggio in cerca di lavoro verso la riva opposta dell’Adriatico, finendo nei pressi dell’odierna città di Rimini. Grazie al suo zelo e alla sua onestà, fu nominato diacono dall’allora vescovo di Rimini, Gaudenzio. Fu perseguitato perché cristiano e trovò rifugio sul monte Titano, dove costruì una piccola chiesa. Fu lì che Marino fondò la prima repubblica del mondo, San Marino, dove ancora oggi sono custodite le sue spoglie.
Il santo patrono dell’isola è san Cristoforo, che secondo la leggenda nel 1075 salvò la città di Rab dai normanni. In suo onore, ogni anno il 27 di luglio, giorno di san Cristoforo, si celebra una giostra cavalleresca, una manifestazione che fa parte delle celebrazioni della Fjera, che ricorrono dal 25 al 27 di luglio. La festa è in memoria dell’antica Rab, in ricordo della libertà e autonomia amministrativa acquisite con lo status di municipium. È uno spettacolo unico in tutta la Croazia, che affascina alla pari abitanti del luogo e turisti.
L’isola ha vissuto una vera e propria fioritura del turismo nel periodo tra le due guerre, quando nel 1936 il re inglese Edoardo VIII e sua moglie la scelsero come luogo di villeggiatura. La coppia reale fu in quell’anno tra gli esponenti di spicco dei naturisti di Rab, dove già due anni prima era stata inaugurata la prima spiaggia per nudisti. Anche il parco di Komrcar, che si trova a nord della città di Rab, fondato all’inizio del XX secolo dal soprintendente forestale Pravdoje Belia, costituisce una forte attrazione per gli amanti della natura. Il parco, ricco di pini centenari, abeti, agavi e fichi d’India, invita a lunghe e distensive passeggiate, in un contesto mozzafiato. Potrete scegliere se andare alla scoperta di nuovi segreti dell’isola o semplicemente rilassarvi, godendo del paradiso che vi circonda.